LA META FINALE DEGLI SCIAMANI CONSAPEVOLEZZA E LIBERTA' TOTALE
Citazione di Carlos Castaneda dal Libro GLI INSEGNAMENTI DI DON JUAN
PER ORDINARE PRESSO MACROLIBRARSI IL LIBRO GLI INSEGNAMENTI DI DON JUAN
NOTA DI CARLOS CASTANEDA IN OCCASIONE DEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DI PUBBLICAZIONE DI "GLI INSEGNAMENTI DI DON JUAN"
PARTE 7
IL VIAGGIO FINALE DEGLI SCIAMANI TOLTECHI:
CONSAPEVOLEZZA E LIBERTA' TOTALE
«Nell'universo conoscitivo degli Sciamani la questione finale è la consapevolezza. Don Juan Matus e gli Sciamani della sua stirpe intendevano la consapevolezza come l'atto di essere deliberatamente consci di tutte le possibilità percettive dell'uomo, non solo di quelle dettate da una determinata cultura il cui ruolo sembra quello di ridurre le capacità percettive dei suoi membri. Don Juan sosteneva che rilasciare, o liberare, tutte le capacità percettive degli esseri umani non avrebbe in alcun modo interferito con il loro comportamento funzionale. In effetti, questo comportamento diventa un fatto straordinario perché acquisisce un nuovo valore. In circostanze simili la funzione diventa una necessità stringente.
Libero dagli idealismi e dai falsi obiettivi, l'uomo ha come unica funzione quella di essere la forza guida di se stesso. Gli Sciamani chiamano questa funzione Impeccabilità.
Per loro essere impeccabili significa fare del proprio meglio, e anche qualcosa di più. Gli Sciamani ricavarono la funzione dalla capacità di vedere direttamente il fluire dell'energia nell'universo. Se l'energia fluisce in un certo modo, per loro seguire il flusso dell'energia significa essere funzionali. La funzione, di conseguenza, è il comune denominatore con il quale gli Sciamani affrontano il fatto energetico del loro universo conoscitivo. L'esercizio di tutte le unità della cognizione dello Sciamano consentì a don Juan e agli Sciamani della sua stirpe di giungere a strane conclusioni energetiche che, a prima vista, sembrano riguardare solo queste persone e le loro circostanze personali, ma che, se esaminate con attenzione, possono essere applicate a tutti gli uomini.
Secondo don Juan, il culmine della ricerca degli Sciamani è ciò che considerava l'ultimo fatto energetico, non solo per gli Sciamani, ma per ogni essere umano. Chiamò questo fatto il viaggio finale. Il viaggio finale consiste nella possibilità che la consapevolezza individuale, portata alla sua massima espansione dall'adesione individuale alla cognizione degli sciamani, potrebbe essere mantenuta oltre il punto in cui l'organismo è in grado di funzionare come unità coesa, vale a dire oltre la morte. Questa consapevolezza trascendentale fu interpretata dagli sciamani dell'antico Messico come la possibilità della consapevolezza degli esseri umani di andare oltre lo scibile, arrivando così al livello dell'energia che fluisce nell'universo. Gli Sciamani come don Juan definirono la loro ricerca come il tentativo di diventare, alla fine, un essere inorganico, vale a dire energia consapevole di sé, che agisce come unità coesa, ma senza un organismo. Chiamarono questo aspetto della loro cognizione libertà totale, uno stato in cui esiste la consapevolezza, libera dalle imposizioni della socializzazione e della sintassi.
Queste sono le conclusioni generali a cui sono giunto dopo essermi immerso nella cognizione degli Sciamani dell'antico Messico. Anni dopo la pubblicazione di Gli insegnamenti di don Juan, mi sono reso conto che ciò che don Juan mi aveva insegnato era una rivoluzione cognitiva totale. Nei libri successivi ho cercato di dare un'idea dei procedimenti necessari per effettuare questa rivoluzione cognitiva. Dal momento che don Juan mi stava facendo conoscere un mondo reale, in un mondo simile i processi di cambiamento non cessano mai. Le conclusioni, quindi, sono solo strumenti mnemonici, o strutture operative, che servono come trampolino di lancio verso nuovi orizzonti della cognizione.» (Carlos Castaneda)
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