STORIA DELL'AGGUATO A FLORINDA :
6 - L'INIZIO DELL'ADDESTRAMENTO

Citazione di Carlos Castaneda dal Libro
IL DONO DELL'AQUILA

 

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LA MAGICA STORIA DELL'AGGUATO A FLORINDA MATUS:
L'INIZIO DELL'ADDESTRAMENTO AL MONDO DEGLI SCIAMANI

«Florinda tornò dalla guaritrice dopo una settimana. Al suo arrivo fu salutata dal vecchio che aveva visto altre volte. Lui le parlò come fossero amici intimi. Disse che la guaritrice era via da molti giorni e non sarebbe rientrata che di lì a parecchi altri, ma che gli aveva affidato una medicina in caso lei fosse tornata. Disse a Florinda, in tono amichevole ma autoritario, che la partenza della guaritrice le aveva lasciato due alternative: o tornava a casa, forse in condizioni peggiori di prima per la stanchezza del viaggio, o restava a seguire le istruzioni della guaritrice, dettate con estrema precisione. Aggiunse che se decideva di fermarsi e iniziare subito il trattamento, in tre o quattro mesi sarebbe tornata come prima. C'era, comunque, una condizione: se decideva di fermarsi, doveva restare per otto giorni consecutivi in casa della guaritrice e quindi rimandare per forza a casa i servi. Florinda disse che non c'era nulla da decidere — doveva fermarsi. Senza altri indugi il vecchio le diede la pozione che, a quanto pareva, la guaritrice aveva lasciato apposta per lei. Rimase a vegliarla quasi tutta la notte. Era una presenza rassicurante e la sua conversazione serena ravvivò l'ottimismo e la fiducia di Florinda.»

«I due servi ripartirono l'indomani dopo colazione. Florinda non provava alcun timore. Aveva un'implicita fiducia nel vecchio. Lui le disse che, secondo le istruzioni della guaritrice, le doveva preparare una specie di scatolone per la cura. La fece sedere su una seggiola bassa posta al centro di un'area circolare, priva di vegetazione. Mentre era seduta lì, il vecchio le presentò tre giovanotti che, disse, erano suoi assistenti. Due erano indios e uno bianco. I quattro impiegarono meno di un'ora per costruire una sorta di gabbia intorno alla sedia su cui sedeva Florinda. Quando ebbero finito, Florinda era comodamente chiusa in uno scatolone che aveva la parte superiore fatta a graticcio per far passare l'aria. Uno dei lati era incernierato perché servisse da porta. II vecchio aprì questa porta e aiutò Florinda a venir fuori. La condusse in casa e le chiese di aiutarlo a preparare la medicina così da averla pronta per il ritorno della guaritrice.»

«Florinda era affascinata dal modo di lavorare del vecchio: egli preparò un infuso di piante dall'odore acre e riempì un secchio di un liquido bollente. Le suggerì, per star meglio, di immergere la gamba nel secchio e, se se la sentiva, bere la pozione che le aveva preparato prima che se ne disperdesse la potenza. Florinda gli obbedì senza far domande. Il sollievo che provò fu notevole. Poi il vecchio le assegnò una stanza tutta per lei e vi fece portar dentro lo scatolone dai tre giovani. Le disse che forse sarebbero passati parecchi giorni prima che la donna tornasse; nel frattempo doveva seguire meticolosamente tutte le istruzioni lasciatele. Florinda si disse d'accordo, e lui tirò fuori tutta una lista di compiti. Tra questi, un gran camminare per raccogliere le piante medicinali necessarie per gli infusi, e un aiuto materiale per la loro preparazione. Florinda disse di esser rimasta dodici giorni invece di otto, in quanto i servi avevano tardato a tornare per le piogge torrenziali. Solo al decimo scoprì che la donna non s'era mai allontanata da casa e il vero guaritore era il vecchio.»

«Florinda rideva, descrivendo il suo shock. Il vecchio, con un trucco, era riuscito a coinvolgerla attivamente nella propria guarigione. Per di più, con il pretesto che la cura lo richiedeva, l'aveva posta ogni giorno per almeno sei ore nello scatolone, facendole portare a termine un compito specifico che lui chiamava Ricapitolazione.» (Carlos Castaneda, Il Dono dell'Aquila, pagg. 285-286)

Continua con la storia: Florinda Matus e la nuova Vita da Sciamana

 

 

 

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DAL LIBRO: Carlos Castaneda, Il Dono dell'Aquila: La storia dell'Agguato a Florinda Matus: l'inizio dell'addestramento degli Sciamani

 

 

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